Dipingere è libertà di esprimersi, è l’esplosione della nostra emotività. Anche senza saper disegnare, è un diritto farlo, per rilassarsi, comunicare, conoscere se stessi.Il disegno è la prima forma di scrittura inventata dall’uomo, perché l’essere umano, fin dalle origini, ha avuto la necessità di raccontare.
Pensate alle pitture rupestri nelle grotte, ai geroglifici dell’Egitto, una scrittura fatta di simboli. Noi scriviamo senza pensare che le lettere abbiano qualche connessione col disegno, eppure, all’età di sei anni, copiavamo l’alfabeto come fosse un insieme di disegni, ci allenavamo a non fare linee tremolanti.
L’arte è parte di noi, basta pensare all’infanzia per ricordare come pasticciavamo sui fogli (o addirittura sulle pareti di casa) con libertà. Comunicavamo ciò che amavamo e quello che ci faceva paura.
Oggi, che abbiamo abbandonato il linguaggio del disegno (a meno che non abbiamo la fortuna di essere artisti), come comunichiamo questi sentimenti? Un terzo delle volte, semplicemente li mettiamo sotto silenzio. Mediazione artistica vuol dire tornare ad usare l’arte come mezzo:
espressivo, di rilassamento, di concentrazione, di consapevolezza emotiva, comunicativa, ispirazionale.
Disegnare non per diventare artisti, nemmeno come terapia, ma come diritto.