Quello che riesce a farci suscitare una tazzina di caffè è assolutamente unico: il suo profumo inebria e confonde i nostri sensi, ci fa tornare alla mente ricordi del passato, momenti felici e spensierati, come per esempio di quando durante una gita in una città ci siamo fermati a sorseggiare del buon caffè in un bar del posto, oppure di una giornata passata in compagnia della persona che amiamo o dell'amico a cui siamo tanto legati. Il profumo, prima del gusto, è in grado di scattare in noi stessi un vortice di mille sensazioni: ma dietro ogni buona tazza di caffè si nascondono numerosi fasi di lavorazione e produzione, che solo alla fine trasformeranno quel semplice chicco nella bevanda che tanto amiamo. In quest'opera ho voluto far riferimento ad una delle fasi più importanti, ovvero la "tostatura" o "torrefazione", nella quale viene usata come macchinario la tostatrice, che svolge il compito di arrostire ad alte temperatura il chicco in modo da disidratarlo, ossidarlo e in alcuni casi carbonizzarlo, affinché possa sprigionare il vero aroma del caffè. La macchina è rappresentata nei minimi dettagli e rifiniture: affianco non può mancare il classico sacco di juta contenente i chicchi di caffè. I colori sono molto vivaci e passano dall'azzurro acceso all'argento metallizzato, fino ai toni più chiari, come il giallo ocra.