Il mistero che si cela dietro ogni opera lascia negli occhi di chi la guarda un velo di confusione: cosa pensava il pittore nel momento in cui ha dato vita ad un disegno, a chi si ispirava o a chi l'avrebbe voluta dedicare? L'opera terminata racchiude innumerevoli domande, alle quali spesso non si riesce a trovare risposte: un'artista, però, può immedesimarsi nel pittore stesso e provare a capire cosa voleva raccontare e trasmettere. Nel mio caso ho voluto riproporre la mia versione della "Nascita di Venere", in chiave moderna ma rimanendo fedele all'originale: questo capolavoro è certamente uno dei più importanti e acclamati del celebre Sandro Botticelli, artista fiorentino che grazie al suo talento è riuscito a realizzare spettacolari opere e ad entrare a far parte di famose famiglie aristocratiche di quel tempo, come ad esempio quella dei "Medici". Come si può notare è presente solamente la figura femminile principale, nonché protagonista dell'opera, ovvero Venere e al di sotto dei suoi piedi la conchiglia dalla quale è nata: questo perché nei miei disegni tendo sempre a concentrarmi sul soggetto principale, a dare risalto ad esso e quindi tralascio oggetti e personaggi aggiuntivi che possono far distogliere la concentrazione. La donna è rappresentata in tutta la sua bellezza: si mostra nuda ai nostri occhi, come avviene appunto nel momento della nascita, ma si preoccupa di coprire le proprie nudità con la mano e con la sua folta e lunga chioma di capelli color arancio e biondo. Queste due tonalità conferiscono al disegno, che presenta principalmente colori tenui e chiari, un'aggiunta di luminosità e vivacità: lo sguardo è profondo e addolcisce il volto roseo e pallido della giovane fanciulla. Una raffigurazione di un seminudo femminile che trasmette pace, armonia e purezza, con una leggera nota di sensualità che arricchisce il tutto.